Nel primo trimestre del 2024, la contrazione degli investimenti immobiliari europei si è finalmente fermata. È quanto emerge dell’European Market report di Dils che monitora, quarter su quarter, l’andamento del mercato in Portogallo, Spagna, Francia, Italia, Belgio, Olanda, Germania, Polonia, UK, con un focus specifico su 15 città.
Nonostante alcune differenze tra i paesi, il volume complessivo degli investimenti è stato in linea con il primo trimestre del 2023, interrompendo una serie di contrazioni anno su anno iniziata nel secondo semestre del 2022.
D’altra parte, nonostante la stabilizzazione attuale, il mercato avrà bisogno di maggiore tempo per vedere una vera e propria accelerazione. La prospettiva di una riduzione dei tassi di interesse rappresenterebbe un fattore chiave per il graduale incremento dell’attività di investimento, favorendo l’incontro tra domanda e offerta. Nell’attuale contesto finanziario, alcuni potenziali venditori potrebbero posticipare il collocamento dei propri asset sul mercato per evitare perdite legate alla fase di contrazione dei prezzi.
Il paese che mostra la maggiore dinamicità è l’Italia, con il raddoppio dei volumi rispetto al primo trimestre del 2023. Anche il Regno Unito e il Portogallo evidenziano buone performance, con risultati del primo trimestre significativamente superiori rispetto all’anno precedente. Belgio, Paesi Bassi e Germania mostrano segnali di stabilità, mentre si rilevano ulteriori contrazioni nei mercati di Francia, Spagna e Polonia.
Il settore dell’Hospitality, raddoppiando gli investimenti anno su anno, ha rappresentato l’asset class più performante. Al contrario, Uffici e Living sono ancora in una fase di calo dei volumi, segnando il risultato trimestrale minimo degli ultimi anni. Infine, Logistica e Retail sembrano mostrare alcuni segni di stabilizzazione.
Sono emersi segnali controversi nel mercato occupier degli Uffici, con tendenze divergenti nei diversi paesi. Complessivamente, l’Europa meridionale mostra più dinamicità rispetto ai paesi del nord, e Lisbona registra la migliore variazione anno su anno in termini di take-up. Il vacancy rate sta aumentando nella maggior parte delle città monitorate a causa del difficoltoso assorbimento dello stock più datato nei distretti periferici, in quanto la domanda si concentra su nuovi sviluppi nei submarkets centrali. Il mercato occupier della Logistica ha visto un altro trimestre di contrazione in tutti i paesi; ciò deriva dalla combinazione di diversi fattori, fra cui il rallentamento del settore manifatturiero, la limitata offerta di spazi e il conseguente recente aumento dei canoni di locazione, che contrastano con l’attenzione ai costi degli operatori della Logistica.