Il quartiere di Porta Romana a Milano 

 

Per riassaporare l’atmosfera della Milano di una volta, tra eleganti palazzi liberty, trattorie e botteghe storiche, teatri e vivaci locali dove passare il tempo libero, la zona di Porta Romana è sicuramente il posto giusto. 

Il suo nome lo si deve alla Porta che identificava uno dei sei sestieri in cui era divisa l’antica Mediolanum. Il decumano della città, invece, non è solo l’asse su cui si erge l’intero quartiere, ma è stata anche la via delle grandi cerimonie. 

 

 

L’arco di Porta Romana

 

Questa porta, comunemente chiamata anche arco di Porta Romana, è stata ricostruita nel 1596, destinata a essere l’unico ingresso monumentale della città per i 200 anni seguenti. A guardarla bene, si può notare come sia ispirata agli archi imperiali romani, ma anche ricca di dettagli d’altri tempi, come i fregi e le sculture in stile barocco. 

E pare incredibile pensare che fino alla seconda metà dell’Ottocento qui era tutto campi irrigati dal canale Redefossi. 

 

Lo scalo e le terme di Porta Romana 

 

Bisogna aspettare i primi anni del ‘900 per la costruzione del famoso Scalo Merci di Porta Romana e l’apertura della Civica Stazione Funeraria, poi Circolo Creativo dell’ATM e ora Terme di Milano. 

Come immaginarsi questa zona di Milano in questo periodo storico? Basta dare uno sguardo al dipinto di Boccioni “Officine a Porta Romana”, dove campi agricoli si alternano a ciminiere. 

Una trasformazione dopo l’altra, il quartiere attraversa la sua fase più commerciale, poi quella meta di artisti, per infine cedere al fascino discreto della borghesia che, con l’espandersi della città, erige belle palazzine liberty, come propria residenza. 

 


Una volta smantellate le linee ferroviarie e dismesse delle fabbriche, negli anni ’70, spuntano sempre più complessi residenziali, anche di pregio, vicino alla cerchia dei Bastioni, rendendo la zona di Porta Romana a Milano come la vediamo oggi. 

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