La storia del Teatro Oscar di Giacomo Poretti

 

Chi sapeva che Giacomo Poretti avesse un teatro a Porta Romana? Si tratta del Teatro Oscar, una volta cinema parrocchiale della chiesa di San Pio V e Santa Maria di Calvairate che dal 1969 organizzava cineforum di quartiere.

 

Tutto ha avuto inizio con il famosissimo Giacomo del trio “Aldo Giovanni e Giacomo” che passa in bicicletta davanti a questo piccolo teatro e lo trova chiuso, così decide di prenderlo in gestione insieme agli amici e colleghi Gabriele Allevi e Luca Doninelli. Giacomo prende il ruolo di direttore artistico subito prima della pandemia da Covid-19 e cambia il nome in “deSidera – Teatro Oscar”.

 

Valori e programmazione del Teatro Oscar

 

Questo nuovo nome racchiude la strategia della programmazione e l’identità culturale dell’Oscar: “desiderare” etimologicamente rimanda al “guardare attentamente le stelle”, cioè a interrogarsi sul senso delle cose perché “in tutti noi c’è la nostalgia di qualcosa che ci supera infinitamente, una sete che nulla può saziare”, come recita il manifesto del teatro. In questo scenario, l’Oscar vuole essere un luogo di riflessione e un teatro dell’anima.

 

 

Riflessione ma anche divertimento. Nella proposta teatrale si trovano dai classici di Dario Fo alle giovani compagnie sperimentali, cercando sempre di mettere al centro della scena proprio l’essere umano e le sue vicende con ironia.

 

“Versus”, un ciclo di spettacoli dedicati a Milano

 

Le idee non mancano e tra le tante c’è un format innovativo, originale e radicato al territorio: il “Versus”. Milano è una città indefinibile perché “è questo ma anche quest’altro”, un confronto tra gli opposti. Come dice Stefano Boeri, “è una città duale”.

Il ciclo Versus ha visto in scena incontri dal titolo eloquente: “Pirellone vs Torre Velasca”, “Risott vs Cazeula”, “Gaber vs Jannacci”, “Inter vs Milan”, “Gino Bramieri vs Walter Chiari”, “Dario Fo vs Giovanni Testori”, “Periferia vs centro di Milano” registrando il tutto esaurito.

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VIDEO – La sartoria del Teatro Franco Parenti

La sartoria del Teatro Franco Parenti   Seduti a teatro, è normale concentrarsi sui gesti e le parole degli attori, su canti, balli, tragedie e commedie. Meno spesso ci si chiede invece chi abbia disegnato gli abiti di scena e dove li abbia realizzati.

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