Quello che non manca a Porta Romana sono i teatri, i cinema d’essai, le sale per concerti e i luoghi d’incontro con gli autori. Il quartiere è interessante sia dal punto di vista artistico che intellettuale. Ecco un breve tour che racconta i poli culturali più vivi della zona, diventati negli anni un punto di riferimento per tutta Milano.
Il teatro più celebre in zona è il Franco Parenti. Fondato nel 1972 come Salone Pier Lombardo (dal nome della via in cui si trova) da Andrée Ruth Shammah, Franco Parenti, Giovanni Testori, Dante Isella e Gian Maurizio Fercioni, è stato moderno da subito: non solo teatro, ma anche musica, cinema, incontri, rassegne.
Diventato in breve un punto di grande interesse culturale per la città, è stato intitolato a Franco Parenti nel 1989, quando, scomparso il grande attore, Andrée Ruth Shammah ne ha assunto interamente la direzione.
La regista, da allora, ha continuato a lavorare con protagonisti della scena e giovani talenti, firmato oltre cento spettacoli, lanciato nuovi autori e interpreti, offerto chiavi inconsuete sul presente e sui classici.
Con lo stesso spirito innovativo Andrée Ruth Shammah, sostenuta da migliaia di cittadini riuniti nella Fondazione Pier Lombardo, ha voluto e diretto artisticamente la riqualificazione dell’intero complesso che è oggi il Teatro Franco Parenti – Bagni Misteriosi, polo culturale fra i più rilevanti in Italia.
La prima tappa è stata il rinnovamento della sede del Teatro, firmato da Michele De Lucchi, dal 2008 prima “multisala” teatrale in Italia, un palcoscenico continuo che si snoda in sale e spazi di diverse capienze.
La seconda tappa ha salvato il Centro Balneare Caimi, gioiello di architettura razionalista protetto dalle Belle Arti e chiuso per inagibilità dal Comune di Milano, riqualificandolo, riportandolo all’originaria unità degli anni 30 con il Teatro e trasformandolo nei Bagni Misteriosi, dal 2016 un’oasi di bellezza per tutti con un nuovo palco per concerti, spettacoli e incontri a bordo piscina.
A pochi metri dal Franco Parenti e dai Bagni Misteriosi prende inoltre vita un luogo che per molti è divenuto un cult: Il Cinemino. Nato nel 2018 come spazio culturale d’aggregazione, Il Cinemino ha una sala proiezioni con 74 posti a sedere, una programmazione mai banale e un piccolo bar che si divide in due ambienti ben decorati.
Sono molte le iniziative de Il Cinemino, la maggior parte dedicate ovviamente al mondo del cinema ma non solo. Le proiezioni sono riservate ai soci ma chiunque può tesserarsi in qualsiasi momento, mentre il bar è aperto a tutti dalla mattina alla sera per una pausa ma anche per respirare l’aria da circolo culturale, impegnato ma informale, ricercato ma aperto all’interazione con chiunque lo desideri.
Ultimo ma non per importanza, troviamo il Teatro Oscar di via Lattanzio. Una volta era un cinema teatro parrocchiale legato alla chiesa di San Pio V e S. Maria di Calvairate, che nel 1969 dà il via a un coraggioso cineforum che continua a essere riproposto ancora oggi.
Da qualche anno il Teatro è gestito da tre amici con alle spalle anni di esperienza tra spettacoli e cultura: Giacomo Poretti (“il 33,3% del trio Aldo Giovanni e Giacomo” come ama definirsi lui) che ne è anche direttore artistico, Luca Doninelli e Gabriele Allevi.
In mano ai tre autori, è diventato la sede di un progetto portato avanti con entusiasmo e passione: “deSidera”. L’idea parte dal festival culturale che ebbe origine a Bergamo oltre 15 anni fa.Ogni proposta invita a una riflessione sui desideri e sulle domande del cuore di ciascuno, lette come motore per intraprendere il viaggio che è la vita.
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