L’architettura del quartiere Maggiolina: da Villa Mirabello alle case a igloo e a fungo di Milano

 

Maggiolina è un quartiere residenziale molto verde, che si sovrappone al Quartiere dei Giornalisti e comprende in parte anche il Quartiere Mirabello. Qui sorge l’omonima villa-cascina suburbana quattrocentesca in mattoni a vista, strutturata secondo una pianta ad L, con alti comignoli, finestre ogivali e un triportico con loggiato che si affaccia sul cortile interno.

 

Poco lontano, merita una visita l’oratorio settecentesco dei Santi Carlo e Vitale alle Abbadesse. La piccola chiesetta dedicata a questi due santi è tanto poco conosciuta quanto bella, decorata da affreschi di Pietro Maggi e oggi tutelata dalla Sovrintendenza.  

 

Le case a igloo e a fungo di Milano

 

In questo quartiere si trova uno degli esperimenti residenziali più curiosi mai costruiti in Italia: le case igloo, nate come alloggio temporaneo per gli sfollati del secondo dopoguerra. Sono abitazioni a pianta circolare realizzate con un sistema a volta.

Lo stesso originalissimo architetto, Mario Cavallé, si divertì anche nella costruzione di case a forma di fungo, ora purtroppo non più visibili.  

 

 

 

Il condominio “borghese” di Luigi Caccia Dominioni

 

In Piazza Carbonari, il condominio “borghese” progettato nel 1960 dall’architetto Luigi Caccia Dominioni è sicuramente degno di nota. Si tratta di un edificio raffinato e destinato a una classe agiata, in una zona che, all’epoca, era periferia, un nuovo landmark nel disordine del tessuto circostante.

Il condominio si struttura come una serie di ville urbane sovrapposte e orientate al giardino.

 

Torre Milano e il nuovo skyline milanese del quartiere Maggiolina

 

Per arrivare ai tempi d’oggi, occorre citare un recente sviluppo in altezza anche a Maggiolina. Qui sorge Torre Milano, a firma Beretta Associati, un grattacielo residenziale con un approccio green ma anche contemporaneo, vista la vasta gamma di servizi in condivisione.

In generale Maggiolina è un quartiere tranquillo, con bellissime villette d’epoca, poco traffico e un silenzio prezioso. Questo è il primo esempio di città-giardino in Italia, quando nella seconda metà dell’Ottocento i cittadini si mobilitarono per tentare una riprogettazione urbana che abbassasse la densità di popolazione, ampliando gli spazi verdi.

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