Isola è un quartiere in continuo movimento. Qui si respirano il fermento delle associazioni di zona, la vivacità delle cooperative sociali e il desiderio di crescita di artigianato, ristorazione e cultura.
Come in ogni buon vicinato, non mancano condivisione e aiuto reciproco: associazioni come L’officina della gioia e L’abilità offrono supporto genitoriale agli abitanti del quartiere, mentre Isolamusicaingioco e Isolacasateatro organizzano attività nell’ambito musicale e performativo.
Altra celebre realtà è la Scuola di Arti Circensi e Teatrali fondata nel ’93 da Maurizio Accattato – in arte Moriss – divenuta nel 2002 associazione culturale. Tra spettacoli e giocoleria è proprio da qui che prende vita il Milano Clown Festival, il festival internazionale sul nuovo Clown e Teatro di strada che si tiene annualmente dal 2006 durante il Carnevale ambrosiano. Con i suoi 130 spettacoli in quattro giorni, tutti gratuiti, parte dalle strade, piazze, teatri e spazi all’aperto e al chiuso delll’Isola, per poi andare a coinvolgere l’intera città, giungendo fino in piazza Duomo.
Come ogni isola che si rispetti, anche qui il verde è di fondamentale importanza. Ecco perché l’associazione Isola Pepe Verde ha creato uno spazio di condivisione e incontro a cielo aperto, trasformando un vecchio deposito edile abbandonato nel primo giardino condiviso della città. Entrando a Isola Pepe Verde ci si immerge in un luogo straordinario, in cui la partecipazione e la sostenibilità ambientale sono le protagoniste assolute.
Altre realtà hanno scelto invece di unire il savoir-faire artigianale con tematiche di inclusione: è il caso di UroBuro, atelier orafo e cooperativa sociale, in cui i creativi sono persone affette da disturbi psichici, che trasformano sofferenza e vicende personali in energia creativa e gioielli unici. Una piccola magia resa possibile da inclusione, inventiva e dal grande senso di comunità isolano, che permette l’inserimento sociale e lavorativo di chi troppo spesso viene lasciato ai margini.
Madre di tutte le associazioni è infine la Stecca 3, sorta dalle ceneri della celebre Stecca degli Artigiani. L’associazione – la cui sede è stata progettata da Stefano Boeri – è uno spazio ibrido socio-culturale, oltre che rete di associazioni attive nella vita di quartiere. Numerosissime le realtà al suo interno, impegnate in progetti culturali e di rinnovamento, come Temporiuso, un progetto di rigenerazione di territori in abbandono, Bricheco falegnameria sociale, la Ciclofficina per gli appassionati della bicicletta e dei suoi componenti o il FAME market, mercatino di autoproduzioni, riuso e riciclo creativo.
La Stecca 3 è il cuore pulsante di un associazionismo di quartiere che qui trova la sua massima espressione, con un’identità autentica e una cittadinanza attiva, alla quale ogni abitante del quartiere è chiamato a partecipare.
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