Guardando gli scatti in bianco e nero dell’Isola di una volta, appare difficile riconoscerne strade e scorci, grazie alla radicale trasformazione del quartiere, avvenuta in particolar modo negli ultimi 10 anni.
La personalità sfaccettata di Isola unisce insieme l’identità operaia, l’antica separazione dalla città e l’animo artigiano, ma custodisce anche storie di malavita milanese. Nel Secondo Dopoguerra divenne infatti il rifugio della microcriminalità locale, la così detta ligèra, ospitando tra gli altri il bandito Ezio Barbieri, che insieme a Sandro Bezzi aveva dato vita alla temuta banda dell’Aprilia Nera proprio lì nel cuore del quartiere.
Le ricostruzioni seguite ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, la dismissione della stazione di Porta Nuova, l’edificazione della stazione Garibaldi e alcuni progetti urbanistici non andati a buon fine, consegnarono il quartiere a un degrado che finì per inghiottire ampie aree urbane, generando però al contempo esperienze collettive importanti come la Stecca degli Artigiani.
La vicenda della Stecca è certamente un simbolo delle trasformazioni del quartiere ed è legata alla presenza della TIBB, fabbrica di punta per lo sviluppo industriale nazionale dell’epoca. Negli anni ’60 la fabbrica cessò le attività e cadde in disuso fino agli anni ’80, quando riprese vita trasformandosi in un agglomerato di botteghe, associazioni e laboratori. Nacque così la Stecca degli Artigiani, esperienza che rafforzò l’identità isolana. Nel 2007 la decisione di smantellare la Stecca per fare posto al Bosco Verticale di Stefano Boeri fece insorgere il quartiere, confermandone la grande compattezza. Dal 2012 la Stecca è tornata sotto una nuova veste, la Stecca 3, progettata dallo stesso Boeri, dove le numerose associazioni di quartiere hanno presto trovato dimora.
Uno sguardo ai primi Duemila ed ecco vivido il tracciato urbano di via de Castillia prima che venisse cambiato per sempre da grattacieli e parchi cittadini. La fotografia di un’Isola che cambia di continuo e che non ha intenzione di fermarsi.
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