Storia della sartoria sociale KeChic di Valeria Zanoni e Cheikh Diattara

 

Spesso le grandi avventure nascono da incontri inaspettati.

 

È stato così anche per KeChic, sartoria sociale fondata da Valeria Zanoni e Cheikh Diattara.

Lei esperta di comunicazione appassionata d’Africa e dei suoi tessuti wax, che scopre esplorando il mercato di Dakar. Lui sarto senegalese e paratleta di basket che vive in Italia dal 2013, quando vi giunge al seguito di una compagnia di ballerini e musicisti africani in carrozzella.

Cheikh si forma come sarto al Centre Handicapés di Dakar e conosce Valeria durante un festival culturale. L’unione tra le loro passioni e l’intesa che si crea tra i due permette a Valeria e Cheikh di dare forma a un’idea nuova. Nasce in via Pepe 38, nel cuore del quartiere Isola, il loro laboratorio sartoriale, qui dove inclusione e sostenibilità – umana e materiale – sono una vera e propria filosofia di vita.

 

 

Entrando da KeChic sarete avvolti da un tripudio di colori e stoffe wax, che vi trasporteranno lontano sull’onda dell’immaginazione e della creatività. Vestiti, salopette, giacche, ma anche cappelli, ventagli e fodere di cuscini: la sartoria sa rispondere ad ogni esigenza e richiesta, con capi su misura frutto del talento sartoriale di Cheikh.

 

Un progetto culturale che promuove la diversità

 

Nato in origine come progetto culturale prima che sartoriale, KeChic è una realtà travolgente non solo per l’energia di chi la anima, ma anche per il messaggio che, tra accostamenti inaspettati e colori sgargianti, trasmette: la diversità è bellezza.

 

Un brand unico, un negozio speciale, un laboratorio di vicinato che, un po’ come nelle botteghe africane di cui eredita lo spirito, diventa punto di riferimento del quartiere, lasciando le sue porte aperte a chiunque dovesse averne la necessità.

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