Street art e murales nel quartiere Isola di Milano

 

Qualunque appassionato di street art non può passare da Milano senza aver prima fatto un tour dei pezzi che si trovano in giro per le strade di Isola. Qui muri, saracinesche e centraline semaforiche si sono riempiti di colori e immagini di ogni genere, che strappano lo spazio urbano al degrado, trasformandolo non solo in un luogo di bellezza condivisa, ma anche in un’occasione di riflessione e critica sociale.

 

Ozmo, Zibe e Ryan Spring Dooley nei dintorni di Piazzale Archinto

 

In Piazzale Archinto e sui muri delle vie limitrofe troviamo opere di artisti di calibro internazionale, come Ozmo, Zibe e Ryan Spring Dooley: se i nomi non vi dicono molto, lo faranno di certo i loro stili, inconfondibili e 100% urban. Altrettanto celebri sono i grandi murales del locale Frida, dove l’arte e la natura si intersecano tra il chiacchiericcio generale durante uno dei numerosi eventi o mercatini del posto.

 

Il murales del Piccolo Principe a Milano

 

Passeggiando nei pressi di via della Pergola 12 capiterà di imbattervi in un enorme Piccolo Principe che, con il suo messaggio ed i suoi colori, riesce con dolcezza a far distogliere lo sguardo dalla frenesia cittadina.

 

 

Street Art in zona stazione Garibaldi

 

Costeggiamo i binari della stazione Garibaldi in via Pepe e ad accompagnarci ci sono le opere dedicate a Leonardo da Vinci, realizzate nel 2021 in occasione del cinquecentenario dalla sua morte. Un progetto corale, che ha visto all’opera ben 25 creators tra studenti e artisti emergenti. Sempre a ridosso della stazione, lungo il sottopasso pedonale, si trovano le opere del progetto Esco ad Isola, con numerose creazioni e variazioni visive a tema viaggio.

 

 

Ortica Street Art: il murales di Rosk “Close the gap – Open your future”

 

La street art a Isola è davvero ovunque. Il segreto per trovare anche le opere più nascoste è esplorare il quartiere a piedi, per apprezzare l’ampiezza di un fenomeno pervasivo e mai banale, capace di farci fermare un istante a riflettere. È proprio questo ciò che accade di fronte al gigantesco murales di Rosk, sul fianco di una casa di ringhiera in via de Castillia 20, in cui campeggia l’invito di due bambini: “Close the gap – Open your future”. Gli esempi sono tanti: il murales sulla saracinesca di via Borsieri dedicato all’attivista Angela Davis o l’enorme opera degli Ortica Noodles dedicata ad Aida Accolla, storica prima ballerina della Scala e musa dello scultore Francesco Messina. Gli altri, non vi resta che trovarli.

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