Quando le grandi industrie presenti a Lambrate e all’Ortica hanno iniziato a essere dismesse, gli ampi spazi rimasti inutilizzati che si venivano a creare imposero una riflessione sul futuro dei quartieri stessi.
Al di là dell’archeologia industriale, capace di attirare numerosi appassionati di fabbriche in stato di abbandono, divenne chiaro che la vocazione dei quartieri nata e sviluppata in quel periodo andasse sostituita con una nuova.
È per questo che, a partire dal 2000, iniziarono a essere attuate strategie per attirare nuovamente le industrie, sì, ma quelle creative.
Con gli anni più recenti, studi di architetti, botteghe artigianali, scuole di design e gallerie d’arte hanno trovato casa soprattutto lungo via Ventura, via Massimiano e via Conte Rosso.
È il caso, per esempio, della galleria FRANCESCA MININI che, fondata nel 2006, propone in via Ventura numerose mostre e installazioni di grande respiro, concentrando il proprio interesse non solo su giovani artisti emergenti italiani ma anche internazionali, con un’attenzione particolare al Medioriente e al Sud America. Successivamente a poca distanza aprirà anche “Galleria Monopoli” che, fondata da Pietro Monopoli, traslocherà da Pavia nel 2011.
Altra galleria importante a Lambrate è Prometeo Gallery Ida Pisani. La galleria milanese, aperta nel 2005 ha spazi in cemento, non intonacati, mentre la sua seconda sede a Lucca si trova in una chiesa sconsacrata.
La galleria da sempre pone speciale attenzione all’arte visiva multimediale di artisti contemporanei internazionali, come mezzo per esplorare in particolar modo istanze politiche e sociali.
In via Conte Rosso si trova invece One Planet One Future, galleria e sede dell’omonima associazione, che negli Stati Uniti è anche una fondazione.
Il progetto nasce da Anne de Carbuccia, fotografa e regista della Corsica, che instancabilmente gira il mondo per documentare le conseguenze dell’agire umano sull’ambiente e ispirare un antropocene positivo.
La Galleria One Planet One Future di Lambrate si colloca all’interno di un vecchio ferramenta interamente riqualificato secondo principi di edilizia ecosostenibili.
Questo spazio ospita numerose opere della fotografa in un allestimento suggestivo, aperto soprattutto a scuole e università.
Sebbene il progetto Reinventing Cities ne preveda lo smantellamento per permettere la rivitalizzazione dello scalo ferroviario, è importante citare lo Scalo Lambrate.
Si tratta di un interessante progetto di riqualificazione urbana rivolto a un vecchio spazio ferroviario di inizio Novecento in via Saccardo, abbandonato da anni.
Attualmente lo spazio polifunzionale è utilizzato come spazio di coworking, sede di mostre d’arte, location per eventi.
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