La vocazione industriale e artigianale di Lambrate risplende oggi in una delle sue produzioni più celebri: la birra.
Nel 1996 viene infatti fondato il Birrificio Lambrate, certificato come “Indipendente Artigianale” da UnionBirrai, che grazie alla selezione di materie prime di altissima qualità e ricette innovative ha saputo conquistarsi l’apprezzamento di milanesi e non solo.
La storia di questo luogo unico inizia con l’amicizia tra Fabio Brocca e Davide Sangiorgi, che insieme al fratello Giampaolo Sangiorgi, decidono di cimentarsi in un’avventura coinvolgente: produrre birra artigianale.
Nel 1997, poco dopo la produzione delle prime birre Montestella e Porpora, con un impianto da 150 litri, aprì il locale in via Adelchi, seguito da un secondo locale in via Golgi nel 2011.
Il successo fu assoluto e immediato, incoraggiando così a continuare su questa strada. Pochi anni dopo l’apertura si sono aggiunti due soci: Alessandra Brocca e Paolo Maran.
Oggi, il centro di produzione e di stoccaggio si trova nello stabilimento in via Sbodio, lungo il Fiume Lambro. Lì viene realizzata una birra non pastorizzata e non filtrata impiegando acqua, malto d’orzo, di frumento e di segale, luppolo e lievito.
La missione è creare birre artigianali, con carattere ma contraddistinte al tempo stesso da una semplicità di degustazione.
Negli anni la produzione si è moltiplicata e oggi l’impianto è di 40 ettolitri.
Gestire il processo produttivo è complesso: ci vogliono competenza e precisione, anche per la parte di analisi del prodotto finito, che viene svolta nel laboratorio interno allo stabilimento. Gli ingredienti principali, però, restano l’inventiva e, soprattutto, una grande passione.
Le birre hanno nomi divertenti che omaggiano la storia, i luoghi e le icone di Milano, ma anche i modi di dire dialettali. Sostare davanti alle birre e leggerne le etichette equivale a fare un viaggio nella memoria meneghina: da “Sant’Ambroeus” a “Ghisa”, da “Fa balà l’oeucc” a “Rob de Matt”, passando anche per “Domm” e “Quarantot”.
Il legame del Birrificio di Lambrate con il quartiere e Milano è raccontato nei murales della parete esterna del centro di produzione. Si possono ammirare rappresentazioni dei ghisa (cioè i vigili urbani), dei draghi verdi (le fontanelle pubbliche d’acqua potabile disseminate per la città), del Duomo e molti altri simboli meneghini.
Scopri di più
La storia di Cascina Biblioteca a Milano La storia di Cascina Biblioteca nasce con un colpo di fulmine: nel 1617 Federico Borromeo, da poco nominato vescovo di Milano, se ne innamorò a prima vista. Tanto amore è testimoniato dal fatto che il Cardinale arrivò a scrivere un libro per decantare le virtù della vita contemplativa nella sua “Villa Gregoriana”.